giovedì 3 gennaio 2013

Per quello che ha un valore

Parliamo dei Buffalo Springfield. Da lì usciranno Stephen Stills e Neil Young. Ed è proprio dalla testa di Still che verrà concepita For what it's Worth. Siamo nel 1967. Le rivolte studentesche bussano alla porta e la canzone parla proprio di scontri per l'affermazione di un ideale... Coincidenza? Sì! Still aveva in testa tutt'altro che l'affermarsi degli ideali Hippy e dei movimenti studenteschi o ancora del Vietnam... Still pensava ad un locale. Al Pandora's Box di Los Angeles ed alla sua chiusura. I ragazzi avevano energicamente protestato e da questo scenario nasce un capolavoro come For what it's Worth, brano che fece da sfondo al periodo delle contestazioni studentesche... ma si sa... ogni testo ha poi una vita autonoma, a volte, scissa dall'origine della sua nascita.
E quando dicevo che il Movimento Studentesco non può fare la guerra, volevo dire che la guerra la fanno gli eserciti, e che gli eserciti sono delle istituzioni. (Pier Paolo Pasolini)

"There's battle lines being drawn
Nobody's right if everybody's wrong
Young people speaking their minds
Getting so much resistance from behind
I think it's time we stop, hey, what's that sound
Everybody look what's going down."

"Le linee della battaglia sono state già tracciate
Niente può essere giusto se ogni cosa è sbagliata
I giovani fanno parlare le loro menti
Facendo crescere la loro resistenza da dentro
Penso che sia il momento di fermarsi, ehi, cosa è questo rumore?
Tutti quanti cercano di capire cosa sta venendo giù."

1967. For what it's Worth.

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